La cerimonia di Nozze nell'antica Roma - parte 2 -
- Maria Squeo
- 23 mar 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 apr 2023
Ciao e benvenuta nel mio regno :)
La Cerimonia di Nozze, così come la conosciamo tutti, oggi, affonda le sue origini nell'antica Roma.

Anche la tendenza a scegliere la primavera come periodo per sposarsi, arriva proprio da questo periodo storico.
Infatti, per i romani il periodo migliore per celebrare il Matrimonio era la seconda metà di giugno.
Il Matrimonio aveva luogo nella casa della Sposa che per l'occasione veniva addobbata a festa con ghirlande e festoni fioriti e drappi.
Dagli stipiti e dalle porte si usava far pendere corone di fiori.
Le stanze erano arricchite con:
festoni
corone di fiori
rami di mirto
rami di lauro (alloro)
mentre nell'ingresso si stendevano dei grandi tappeti.
Questa usanza dell'antica Roma rivela l'origine di una pratica molto in uso ancora oggi, cioè quella di allestire la casa della Sposa a festa e decorarla con belle composizioni floreali.
In questo periodo si usava la sera prima delle Nozze aiutare la Sposa ad acconciare i capelli e a raccoglierli in una reticella rossa inoltre la si aiutava anche a coricarsi.
La mattina delle Nozze le veniva fatta un'acconciatura particolare simile a quella delle Vestali (vergini sacerdotesse consacrate alla dea Vesta, considerata la protettrice del focolare).

Questa acconciatura era formata da sei trecce, dette seni crines, composte attorno alla fronte con l'aiuto di piccole fasce o di nastri.
Mentre l'abito della Sposa era una tunica bianca, detta tunica recta o regilla, lunga fino a coprire i piedi, priva di maniche, confezionata senza orli e chiusa in vita da una cintura di lana, il cingulum, annodata con un particolare doppio nodo, chiamato nodo d'Ercole, un nodo che solo lo sposo poteva sciogliere.
Sulle spalle la Sposa indossava la palla cioè un mantello color zafferano, che era dello stesso colore dei suoi sandali.
Questo colore era molto significativo perché era considerato simbolo del fuoco di Vesta e cioè della dea protettrice del focolare.
Invece come ornamento la Sposa metteva al collo una collana di metallo e, sempre sul capo, aveva una corona fatta con vari fiori che solitamente erano:
fiori d'arancio
gigli
mirto.
La corona di fiori serviva a fermare il flammeum e cioè il velo nuziale, lungo come il mantello di colore arancio, il colore che simboleggiava il Matrimonio.
Per cui il velo copriva completamente il viso della Sposa.

Oggi molte Spose scelgono di indossare il velo come scelta stilistica, dettata dal modello del loro abito nuziale, ignorando che in origine le Spose erano obbligate ad indossarlo in quanto serviva ad uno scopo ben preciso, ovvero quello di nascondere il volto fino al termine della cerimonia.
Il volto della Sposa poteva essere scoperto solo dallo Sposo, al termine della cerimonia di Nozze quando i due si ritiravano nella loro camera da letto e mai prima.

Se vuoi saperne di più in merito al velo da Sposa leggi, qui nel blog l'articolo dedicato.
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Un abbraccio favoloso.
Maria
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